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Polpettone killer

novembre 30, 2011

Son tempi duri per il mondo studentesco! Siamo agli sgoccioli e il Natale è alle porte: interrogazioni e verifiche sono all’ordine del giorno. Chi vuole guadagnarsi la promozione senza problemi, in questi periodi si ha sempre e solamente la testa sui libri… E anche io mi sto impegnando molto per raggiungere tale obiettivo. Non nascondo che la partenza non sia stata delle più brillanti, ma sono disposto a recuperare.

Non tocco Zelda da almeno 5 giorni, come vogliate che mi senta? Certo, ogni tanto li trovo 10 minuti di tempo libero fra una materia e l’altra, ma Skyward Sword non è un gioco mordi e fuggi, tutt’altro. Invece sembra corrispondere alle mie esigenze il buon Super Mario 3D Land, le sue sessioni di gioco si possono concludere in meno del tempo a disposizione.

Ma nel frattempo c’è anche il basso elettrico che chiama da lontano per dirmi: “studiami Simone, studiami!”. Perchè io sono uno di quelli che lo strumento se lo studia, quindi è indispensabile che mi metta a suonare almeno una mezz’oretta al giorno.

E poi ci sono tante altre cose a cui si vorrebbe dare la priorità assoluta, un esempio lampante: la ragazza. Quanto mi piacerebbe starle vicino tutto il tempo possibile, ma purtroppo non si può.

E mentre pensi a tutto ciò studi come un dannato fino a ora di cena, giusto in tempo per finire di mangiare prima dell’inizio della partita della tua squadra del cuore. Ed è proprio mentre ti stai ingozzando che fra una chiacchiera e l’altra ti accorgi che all’improvviso non stai più respirando: un fottutissimo pezzo di polpettone ti si incastra in gola.

IT’S A TRAP!

La discussione viene interrotta bruscamente da un rumore dato dal tentativo di respirare con la bocca: in questi casi ci si dimentica di avere un naso. Lancio uno sguardo fulminante a mio padre che velocemente analizza la situazione, dopodichè mi alzo di botto e faccio un sorso d’acqua, ma non succede niente: “Sto per morire” penso fra me e me. In quegli interminabili attimi di panico sento mio padre urlare con le lacrime agli occhi: “Tossisci cazzo!” quasi come se mi leggesse nel pensiero. Infatti prima ancora che terminasse la frase un colpo di tosse libera le vie respiratorie senza sputare il polpettone: un cibo così letale non può non essere mangiato!

Ancora tremante cerco di smorzare la tensione con una risata, ma le mie doti teatrali non riescono ad ingannare mio padre: sono visibilmente provato. Me la sono vista proprio brutta.

Di li in poi la serata è filata liscio: ci siamo visti la partita, abbiam giocato a Ping Pong e nel complesso ci siamo divertiti.

Ma, come se questo blog non fosse già così triste, non posso fare a meno di chiedermi: e se fossi morto?
Prima di tutto non sarei qui a raccontarvi la mia esperienza e forse questo non sarebbe mancato a nessuno, ma tante sarebbero state le prevedibili conseguenze che però non sto ad elencarvi. Perchè, più che la risposta, in questo caso è importante la domanda.

Sono eventi come questo che ti fanno riflettere come non hai fatto prima d’ora: il mal di testa non mi vuole abbandonare e l’intenso ricordo difficilmente mi farà dormire. Ma cosa ho capito da tutto ciò? Tutti gli sforzi, le passioni, gli impegni, utili o non utili che siano, potrebbero non essere serviti a nulla da un momento all’altro. Ma questo non significa che non dovremmo dedicarci alla vita perchè questa potrebbe sembrare inutile, au contraire.

Bisogna godersi ogni singolo istante come se fosse l’ultimo e lottare per avere un futuro sempre migliore. Bisogna sempre puntare ad un livello più alto.

Mi piacerebbe scrivere tutta la notte per evitare l’insonnia ma, citando il grande Eduardo De Filippo, “adda passà a’ nuttata” e quindi me ne vo a dormire, se ci riesco.
Mi raccomando, masticate bene quando mangiate!

From → Living life

4 commenti
  1. Roco permalink

    correggi subito quella doppia al quarto rigo XD dopo che l’hai fatto sei libero di cancellare questo commento

    • Già, già. C’è chi dice che entrambe le forme sono corrette, ma “obiettivo” risulterà sicuramente più orecchiabile. Errori poco lucidi di un orario proibitivo.
      Correggo subito!

  2. Roco permalink

    Ok adesso ho finito di leggere l’articolo, hahaha, simpatica la storia del polpettone. (Maledetti ectomorfi, mangiate come volete senza ingrassare!…)
    Comunque sottoscrivo quello che hai detto sulla mancanza di tempo… Anche se… uhm domani te ne parlo.

  3. Kun permalink

    Stasera masticherò bene a tavola. Decisamente .-.

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